Il fare di un consulente finanziario è la pianificazione finanziaria.
La pianificazione finanziaria è quel processo che porta i cittadini a essere consapevoli dei rischi, dei bisogni personali e familiari e a definire i propri progetti di vita.
La pianificazione non è solo finanziaria. Analisi del budget, protezione dai rischi, pensione, risparmi e investimenti finalizzati ai progetti di vita, e infine passaggio generazionale.
Il tutto va affrontato in maniera integrata perché i bisogni sono tanti ma le risorse sono limitate e bisogna agire per priorità.
In cosa ti aiuta, il consulente-pianificatore?
- definire gli obiettivi,
- verificare le disponibilità;
- identificare le strategie più opportune;
- tradurre in azioni concrete;
- effettuare un monitoraggio continuo nel tempo.
La consulenza-pianificazione finanziaria è assimilabile una navigazione veicolare:
- si definisce dove si vuole andare;
- si verifica dove ci si trova;
- si esprimono preferenze sul tipo di percorso;
- si parte e si controlla, nel continuo, il proprio processo ricalcolando il percorso ogni qual volta ci si discosta (e accade spesso) dalla previsione iniziale, errata per definizione perché nessuno può prevedere il futuro.
La consulenza finanziaria non può essere svolta da un automa, perché coinvolge aspetti emotivi e richiede una componente etica e una educativa.
Perché allora, c’è ancora poca dimestichezza da parte dei cittadini a confrontarsi con i consulenti finanziari?
Consulenza finanziaria: una questione di fiducia.
La fiducia richiede personalizzazione, metodo e garanzie. Personalizzare significa riconoscersi nella narrazione del consulente, che non riguarda la previsione degli andamenti dei mercati finanziari ma la vita delle singole persone. I gestori di patrimoni devono essere esperti di mercati finanziari, i Consulenti devono essere esperti della vita dei clienti.
Ciò significa, ad esempio, che i consulenti devono conoscere i diritti previdenziali delle coppie neoformate, di quelle sposate o conviventi; devono saper stimare i costi delle università dei figli i gli oneri connessi all’acquisto di una casa, e aiutarci a ridurre il rischio di sopravvivere al nostro reddito.
Oggi la quotidianità è molto più articolata che in passato e se un consulente non aiuta a identificare eventi cruciali e fasi di transizione di un ciclo di vita economico che procede a strappi, difficilmente saprà essere utile ai suoi clienti.
Da qui la sfida della consulenza: conoscere i nuovi bisogni, i rischi e gli snodi della vita delle persone e delle famiglie.
La consapevolezza delle persone sulla propria economia personale e la capacità di scegliere un consulente possono essere migliorate grazie all’educazione finanziaria.
Pertanto, la consulenza-pianificazione finanziaria, nata nel 1969 per aiutare le persone imparare come spendere, risparmiare, investire, assicurarsi e pianificare il proprio futuro adeguatamente, per essere finanziariamente indipendenti, è oggi, e più di ieri, un fattore decisivo nel benessere.
La sfida è come essere utili, aiutando le persone ad analizzare nuovi rischi, superare le proprie incertezze e immaginare il futuro. Senza una nuova cultura della consulenza finanziaria aumenteranno i cittadini “fai da te” che si informano ma non conoscono, conoscono ma non sanno, sanno ma non sanno fare.