Lo scorso 3 Marzo 2021 è stato pubblicato il 10’ Rapporto Istat che misura il “Benessere equo e sostenibile” (BES) in Italia. Il rapporto ha l’obiettivo di integrare le informazioni fornite dagli indicatori sulle attività economiche (PIL) con le dimensioni del benessere, corredate da misure relative alle diseguaglianze e alla sostenibilità.
Sono stati individuati 12 domini fondamentali per la misura del benessere in Italia.
L’analisi dettagliata degli indicatori, pubblicata annualmente nel rapporto a partire dal 2010, mira a rendere l’Italia e gli Italiani maggiormente consapevoli dei propri punti di forza e delle difficoltà da superare per migliorare la qualità della vita, ponendo tale concetto alla base delle politiche pubbliche e delle scelte individuali.
Il BES nel Documento Economia e Finanza (DEF)
Con la legge 163/2016 che ha riformato la legge di bilancio, strumento principale della manovra di finanza pubblica insieme alla legge di stabilità, il BES entra per la prima volta nel processo di programmazione economica, portando l’attenzione sul loro effetto anche su alcune dimensioni fondamentali per la qualità della vita.
Per un set ridotto di indicatori è previsto un allegato del Documento di economia e finanza che riporti un’analisi dell’andamento recente e una valutazione dell’impatto delle politiche proposte. Inoltre, a febbraio di ciascun anno vengono presentati al Parlamento il monitoraggio degli indicatori e gli esiti della valutazione di impatto delle policy.
È stato quindi costituito un Comitato, del quale sono stati chiamati a far parte i massimi rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Istat e della Banca d’Italia, insieme a due esperti della materia di comprovata esperienza scientifica, con l’obiettivo di proporre una selezione di indicatori di benessere equo e sostenibile.
Queste scelte pongono l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano oltre il Pil.