Essere il primo produttore al mondo di smartphone non basta. La mancata pianificazione successoria del fondatore di Samsung, Lee Kun-Hee, scomparso lo scorse 25 ottobre, ha generato un intricato rebus per i suoi eredi.
Lee, noto per il suo stile di vita solitario, dopo un attacco cardiaco, nel 2014 fu costretto a far subentrare il figlio primogenito Lee Jae-Young nella gestione della più grande azienda mondiale a conduzione familiare. Quest’ultimo è stato arrestato lo scorso gennaio per un’accusa di corruzione e appropriazione indebita. Ora sulla pesante eredità pesa una maxi tassa di successione di circa 12 miliardi di dollari!
Già, come recita l’aneddoto: Vivi dove vuoi, ma muori in Italia! Il nostra paese è noto per essere un paradiso fiscale in tema di successioni. Non è così in Corea del Sud, dove la tassazione sulla successione è la più alta al mondo! L’aliquota infatti è del 60%.
L’autorevole Financial Times ipotizza una dilazione della tassa fino a 5 anni, che il Governo sudcoreano concederebbe usando le azioni Samsung come garanzia. C’è chi ipotizza, invece, che nei prossimi anni Samsung pagherà ai soci maxi dividendi, in modo da dotare gli eredi (3 figli e la moglie).
Questa vicenda dimostra, una volta ancora, come una corretta Pianificazione successoria sia assolutamente utile soprattutto dal punto di vista temporale. Procrastinare può essere dannosissimo per gli eredi. Oserei dire che farlo è un vero atto d’amore, non fosse altro perché evita future divisioni e contrasti. Ecco perché è utile rivolgersi ad un Consulente Finanziario.
Infine una domanda: come ti piacerebbe essere ricordato dai tuoi eredi?