Dopo la teoria passiamo alla pratica. Come si fa la Pianificazione Finanziaria?
Innanzitutto è necessario rivolgersi ad un esperto, meglio se si tratta di un Consulente Finanziario iscritto all’albo OCF e abilitato all’offerta fuori sede. Ma prima bisogna svolgere alcuni “compiti a casa”. Eccoli:
- 1- MAPPATURA DEL PATRIMONIO
La prima attività da svolgere è la mappatura del proprio patrimonio, partendo da quello spesso predominante per noi italiani, cioè quello immobiliare: la casa di abitazione e altre proprietà immobiliari, dettagliando la/le quota/e di proprietà.
A questo si aggiunge il patrimonio finanziario (investimenti, conti correnti), gli eventuali impegni finanziari in corso (mutui, finanziamenti), i crediti previdenziali obbligatori (montante contributivo maturato presso l’istituto nazionale oppure presso l’ente a cui si è iscritti) e quelli individuali (fondi pensione collettivi o ad adesione individuale). Infine altri beni non inclusi nei precedenti, come beni preziosi oppure opere d’arte. - 2- MAPPATURA DELLE COPERTURE ASSICURATIVE
Ad integrazione del punto precedente è necessario il riepilogo delle coperture assicurative, se presenti, vista la storica ritrosia ad assicurarsi degli italiani, quali: l’assicurazione temporanea caso morte, le coperture sanitarie, l’assicurazione sui beni di proprietà, in particolare la casa di abitazione. Questa mappatura, a prima vista, senza una valenza economica sul valore del patrimonio, è invece molto importante, in quanto una corretta pianificazione non può prescindere dall’eventualità che eventi catastrofici personali, o legati ai beni patrimoniali, possano incidere fortemente sul loro valore futuro. Ovvero valutare se e come gli eventi catastrofici possono determinare una riduzione della capacità di reddito (e di risparmio) o del patrimonio stesso. - 3- ANALISI DELLE ENTRATE E DELLE USCITE ATTUALI E FUTURE
Partendo dai dati oggettivi del presente, costruire gli scenari futuri sia delle entrare, da redditi di lavoro (crescita della carriera professionale) o da altri redditi (affitti e rendite), in modo da quantificare le risorse che nel futuro saranno disponibili. - 4- ANALISI PREVIDENZIALE
Definire, con l’aiuto di un esperto, i tempi, i modi e le prospettive reddituali derivanti dalla posizione previdenziale pubblica e individuale. Questa analisi prospettica evidentemente è strettamente correlata al punto precedente riguardante le entrate e le uscite future. - 5- FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI PERSONALI E FAMILIARI E I RELATIVI ELEMENTI ECONOMICI
L’ultimo punto è quello più delicato perché, a mio parere, dovrebbe essere scollegato dai precedenti, ovvero solo dopo aver definito gli obiettivi personali, avendo sgombrato la mente dai pensieri emersi affrontando i punti precedenti, in una sede e in momenti distaccati, sempre con il supporto di un esperto, renderli sostenibili con le risorse economiche mappate in precedenza.
In realtà, spesso, a queste conclusioni ci si arriva dopo aver rivisto i propri obiettivi, comprendendo che in taluni casi si trattava di sogni irrealizzabili. Oppure, al contrario, l’incongruenza tra gli obiettivi personali e le risorse, ha determinato una maggiore spinta ad aumentare il proprio reddito o il risparmio, proprio per non mancare gli obiettivi personali.
In conclusione il percorso che ci porta a costruire una buona pianificazione è insieme un “inventario del nostro mondo” e una chiarimento con noi stessi di “dove vogliamo arrivare”. Nei prossimi appuntamenti svilupperò gli atteggiamenti da tenere nel tempo: essere coerenti, monitorare il piano e gli errori da non fare. A presto!